1. How to store and prep the motorcycle for the winter

COME PREPARARE LA TUA MOTO PER L´INVERNO

COME PREPARARE

COME PREPARARE

LA TUA MOTO PER L´INVERNO

Come preparare la tua moto per l´inverno

È il periodo dell’anno in cui molti di noi motociclisti diamo un temporaneo addio al nostro amore: la moto. Se anche tu ti trovi in questa situazione, ecco tutti i punti che devi spuntare dalla lista per garantire un rimessaggio invernale sicuro della tua moto.

Pulire la moto

Devi aver vissuto un’estate piuttosto avventurosa con la tua moto. È ora di sbarazzarsi di tutto lo sporco della stagione con un lavaggio accurato. Usa un buon sapone e una spugna per raggiungere tutte le parti lavabili della tua moto.

Cambio dell'olio

Dopo l’ultimo giro di stagione, assicurati di cambiare l’olio della tua moto, se necessario. Fallo subito prima del rimessaggio invernale, in modo che quando la tirerai fuori in primavera sia pronta all’uso.

Livello del serbatoio della benzina

I serbatoi della benzina pieni a metà possono causare problemi tecnici in caso di rimessaggio lungo. Questi problemi sono spesso molto pesanti per le tasche, quindi riempilo correttamente per essere sicuro di non avere problemi in primavera.

Pressione degli pneumatici

Per evitare di danneggiare gli pneumatici della tua moto, togli il peso da essi. Un modo efficace per evitare che i pneumatici si rovinino è l’utilizzo di un cavalletto per moto. Se non hai un cavalletto per moto, cerca di tenere la moto in una posizione tale da alleggerire il peso dal pneumatico posteriore. Per questo motivo, dovresti anche controllare gli pneumatici ogni paio di settimane per evitare che siano sgonfi e prendano una forma ovalizzata.

Batteria

Rimuovere la batteria è una delle decisioni più ovvie per il rimessaggio invernale. Una volta rimossa, pulisci gli elettrodi e collega la batteria a un caricabatterie per tutto il periodo di stoccaggio. Se il periodo di conservazione è breve o non disponi di un caricabatterie, puoi scegliere di non rimuovere la batteria. In questo caso, però, cercare di caricare la batteria una volta al mese accendendo la moto.

Scarico

Chiudere o imbottire i tubi di scarico della tua moto e le altre sezioni aperte è essenziale, specialmente se la moto resta in campagna, per evitare che piccoli animali o insetti entrino. A tale scopo, utilizza degli speciali tappi per marmitte che si adattano alla tua marmitta o dei sacchetti di plastica. Assicurati di rimuovere accuratamente tutta l’imbottitura alla fine della stagione di stoccaggio.

Spazio di stoccaggio

Uno spazio di stoccaggio sicuro e affidabile è essenziale. Se non ne hai uno a casa tua, puoi affittare uno spazio per la bassa stagione. Il costo potrebbe aumentare, ma hai bisogno di uno spazio sicuro per tenere la tua amata moto al riparo dai ladri. 

Copertura per la moto

Infine, una volta terminate tutte le fasi di preparazione, copri la tua moto con una copertura adatta al tuo modello. Un’altra operazione di protezione prima di riporre la tua moto è quella di coprire l’intera superficie metallica con della cera. In questo modo si protegge la struttura metallica della moto dalla ruggine. Seguendo tutti questi passaggi prima di riporre la tua moto, non dovrai preoccuparti di nulla. Approfitta delle vacanze invernali e pianifica il tuo prossimo tour con l’APP Motobit, così potrai iniziare subito a divertirti con il tuo compagno di avventure ed essere pronto a percorrere le strade della prossima stagione nel modo giusto!
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CONSIGLIO DI LETTURA – IL TOUR IN MOTO PERFETTO DI OSKAR STÜBINGER

CONSIGLIO DI LETTURA

IL TOUR IN MOTO PERFETTO DI OSKAR STÜBINGER

Consiglio di lettura - Il tour in moto perfetto di Oskar Stübinger

Che si tratti di un breve viaggio, di un’escursione nel weekend o di un viaggio più lungo. Il libro attuale “Il tour in moto perfetto – Pianifica! Prepara! Guida!” di Oskar Stübinger si propone di spiegare tutti gli aspetti di sicurezza che sono importanti quando si va in moto.

Questo articolo mostra se e come l’autore è riuscito nel suo intento.

La sicurezza in moto prima di tutto

Il moto è una passione. Affinché il divertimento non diventi troppo serio, non bisogna dimenticare il tema della sicurezza quando si guida una moto, sia che si tratti di un principiante o di un esperto. Oskar Stübinger ha scritto questo libro per offrire un supporto alla propria tecnica di guida e per evitare errori inutili.

Il tour in moto perfetto: Ecco cosa promette il contenuto

Un tour in moto non inizia con l’accensione del motore. Anche durante la pianificazione e la preparazione dei bagagli, ci sono molti aspetti legati alla sicurezza che devono essere presi in considerazione. Il libro è strutturato in modo logico, è riccamente illustrato e trasmette tutto il necessario in una forma e in un linguaggio comprensibili. Dopo tutto, vuoi tornare a casa in buona salute.

1. Pianificazione e preparazione del viaggio: questi due capitoli sono interamente dedicati alla pianificazione e all’organizzazione prima del viaggio vero e proprio. Inoltre, riceverai informazioni importanti come consigli sull’equipaggiamento e sul corretto caricamento della moto.

2. Le massime del mototurismo: dove sono i pericoli quando si guida, come comportarsi in modo sicuro nel traffico e come aumentare la sicurezza per sé e per gli altri utenti della strada?

3. Andare in moto sulle Alpi: “Aufi aufn Berg!” è il motto in lingua tedesca di questo capitolo. Qui tutto ruota intorno alla guida ad altezze elevate. Tecniche di guida in curva, tornanti, pericoli speciali nell’area alpina, influenze meteorologiche e comportamenti adeguati, nonché guida al sole, di notte e con passeggero. 

4. Pedalare in gruppo: Cosa è importante quando si guida in gruppo? Questo capitolo fornisce informazioni sui comportamenti rilevanti per la sicurezza, suggerimenti e segnali manuali per comunicare facilmente tra di noi.

5. In caso di emergenza: guasto, incidente o ribaltamento. I motociclisti non sono immuni da situazioni critiche. Qui Oskar Stübinger parla di questo spiacevole argomento e allo stesso tempo spiega come comportarsi in modo sicuro.

Consigli per un tour in moto perfetto in sintesi

  • Pianificazione e carico coscienziosi
  • Conoscere i propri limiti di prestazione
  • Comportamento corretto in curva e alla guida
  • Interazione rispettosa con gli altri utenti della strada
  • Rimanere sempre concentrato e concentrato sulla strada
  • Indossare un abbigliamento da moto adeguato
  • Indossare un casco da moto ottimale
  • Avere una moto e degli pneumatici tecnicamente validi
  • Sottoporsi a regolari corsi di formazione sulla sicurezza di guida

Ma chi è Oskar Stübinger?

Oskar Stübinger, autore di “Il tour in moto perfetto – Pianifica! Prepara! Guida!” è originario di Norimberga, in Germania. Da appassionato motociclista, offre tour guidati in tutta Europa come guida turistica. La particolarità dei suoi tour è la combinazione di turismo e formazione pratica alla guida.

Come posso pianificare un grande tour in pochi passi?

È facilissimo! Con l’APP Motobit non solo puoi creare fantastici tour che ti lasceranno senza fiato, ma ti aiuta anche a guidare in modo più sicuro avvertendoti di pericoli fissi come curve pericolose, strade danneggiate e molto altro, nonché di curve affrontate in modo un po’ troppo spericolato. L’assistente di curva, come lo chiamiamo noi, può essere fondamentale, soprattutto se stai esplorando zone nuove e sconosciute.

Assicurati quindi non solo di pianificare in anticipo il tuo prossimo tour, ma anche che Motobit sia installato e attivo sul tuo smartphone prima di partire per il tuo prossimo viaggio. Se non hai ancora installato Motobit, acquistalo subito gratuitamente!

Conclusione

Il libro “Il tour in moto perfetto – Pianifica! Prepara! Guida!” è rivolto in particolare ai principianti. Ma anche i “veterani” troveranno molti spunti utili. Il contenuto descrive in modo dettagliato la pianificazione del viaggio e il corretto imballaggio, gli aspetti importanti della sicurezza durante il tour (riconoscimento dei pericoli, tour alpini, guida in gruppo) e l’assistenza in caso di guasti o incidenti.

Con questo libro, l’autore è riuscito a scrivere un compendio dettagliato sul motociclismo. È facile da leggere, molto informativo e riccamente illustrato. L’autore affronta più volte il tema della sicurezza, sensibilizzando in tal modo a un motociclismo consapevole. Così da arrivare a casa sani e salvi dopo il tour. Un libro di motociclismo che non dovrebbe mancare sugli scaffali delle librerie.

Informazioni sul libro

“Il tour in moto perfetto – Pianifica! Prepara! Guida!” (In tedesco: „Die perfekte Motorradtour – Planen! Packen! Fahren!“)

Oskar Stübinger
ISBN: 978-3-96664-001-5
EUR 20,60

Grazie a Micha di @michaslifestyle per questo post!

2. Mountain passes in Germany

I PASSI DI MONTAGNA PIÙ BELLI DA VISITARE IN GERMANIA CON LA MOTO

I PASSI DI MONTAGNA PIÙ BELLI

DA VISITARE IN GERMANIA CON LA MOTO

I passi di montagna più belli da visitare in Germania con la moto

La Germania è piena di destinazioni da inserire nella lista dei desideri quando si tratta di un viaggio in auto. I passi di montagna sono la meta dei sogni di ogni motociclista grazie alle strade di montagna panoramiche che ti portano a destinazione. Se anche tu stai pianificando un viaggio in moto attraverso le incredibili strade di montagna della Germania, ecco tutto quello che devi sapere a riguardo.

Quali luoghi visitare?

In Germania non mancano i passi di montagna più belli che possono tenerti incollato durante il viaggio. Per facilitarti, ne abbiamo elencati alcuni che vale la pena visitare.

1. Strada Alpina Tedesca

Conosciuta anche come Deutsche Alpen Strasse, la Strada Alpina Tedesca si estende oltre il confine austriaco. Gli splendidi paesaggi alpini sono l’attrazione principale di questa strada che va dal Bodensee al Königssee.

Le birrerie e lo spirito dei lederhosen aumentano ulteriormente la bellezza di questa strada. Ci vogliono quasi 9 ore per percorrere questi 515 km di strada. Tuttavia, grazie ai castelli mozzafiato, ai laghi di montagna panoramici e ai centri benessere che vi si trovano, il tempo di percorrenza è destinato ad aumentare.

Per percorrere la Strada Alpina Tedesca in moto è essenziale avere una moto affidabile con un equipaggiamento sufficiente. Le condizioni del manto stradale sono in genere agevoli, per cui è opportuno optare per una velocità media adeguata, tenendo conto della sicurezza e del tempo a disposizione. A questo punto la funzione di pianificazione del percorso dell’APP Motobit si rivela utile. Puoi estendere il tuo tour sui passi di montagna preferiti con punti di passaggio aggiuntivi o utilizzare la funzione di viaggio di andata e ritorno per partire rapidamente.

Devi essere prudente nel tenere d’occhio le stazioni di rifornimento. Controlla l’indicatore del carburante e prendi le dovute precauzioni prima di esaurirlo.

2. Strada Panoramica Di Rossfeld

Un altro luogo mozzafiato da visitare in moto è la strada panoramica di Rossfeld, in Germania. La strada è panoramica e bellissima. Si estende per soli 55 km e impiegherai 1 ora e 30 minuti per percorrerla, ma il percorso offre incredibili pascoli alpini e magnifici panorami. Se sei alla ricerca di qualcosa di breve ma che valga la pena ricordare in futuro, la strada panoramica è la risposta. È anche l’ideale per esplorarla a piedi, se hai voglia di fare una bella camminata.

3. Passo Di Sudelfeld

Conosciuto anche come la macchia alpina della Baviera, il Passo di Sudelfeld collega Bayrischzell e Oberaudorf. Si trova a un’altezza di 1123 m. Il Passo di Sudelfeld fa anche parte della Sudefeld Strasse e la catena montuosa del Mangfall copre la strada. Viaggiando sulla Strada Alpina Tedesca, incontrerai anche il Passo di Sudelfeld.

Cose da tenere a mente

Oltre alle tre destinazioni citate, ci sono molte altre maestose strade di montagna in Germania che puoi scegliere. Indipendentemente dal percorso che sceglierai, una cosa è garantita: la destinazione sarà bellissima. Il viaggio in Germania è ideale in primavera e in autunno. Come per tutti gli altri viaggi su strada, l’itinerario deve essere chiaro prima di partire. Inoltre, è sempre una saggia idea tenere un registro dei punti di ristoro che frequenterai durante il viaggio. I punti di ristoro non sono fondamentali quanto le soste per il carburante, quindi tieni traccia prima delle stazioni di rifornimento. Una cosa fondamentale che un motociclista spesso dimentica durante i viaggi in montagna è che devi garantire la sicurezza stradale della moto prima di partire. Assicurati quindi che la funzione di avviso di pericolo in curva e di pericolo dell’APP Motobit sia attiva, in modo da poterti godere il viaggio senza problemi. Se hai noleggiato una moto, controllare la sua sicurezza diventa ancora più importante perché dovrai affidarti ad essa per tutto il tour. Buon viaggio!
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SONO TROPPO VECCHIO PER ANDARE IN MOTO?

SONO TROPPO VECCHIO

PER ANDARE IN MOTO?

Sono troppo vecchio per andare in moto?

Sono troppo vecchio per andare in moto? Ti sei posto questa domanda? Non preoccuparti! Nessun motociclista al mondo non si è mai posto domande difficili come queste. Anche se le domande sembrano difficili, le risposte non lo sono! In questa guida ci occuperemo di questioni importanti riguardanti il fattore età quando si tratta di andare in moto. Queste domande hanno offuscato la mente di molti motociclisti quando hanno raggiunto una certa età.

Fino a che etá posso andare in moto?​

Ad essere onesti, non esiste un’età specifica per ritirarsi dalla guida di una moto. Ci sono persone di 70, 80 e persino 90 anni che guidano senza problemi. L’unica differenza è che non guidano per competere, ma solo per divertirsi e andare dal punto A al punto B. L’unica cosa che probabilmente può impedire a qualcuno di andare in moto in età avanzata è la presenza di qualche disabilità fisica. Ci sono comuqnue anche motociclisti con disabilitá fisiche che non si lasciano togliere I giri in moto, dato che le moto non richiedono un grande sforzo da parte del corpo se si mantiene un´andatura tranquilla.

Tuttavia, è consigliabile cercare la sicurezza prima del divertimento. Consulta un medico se hai problemi fisici o di cognizione, che possano impedirti di guidare una moto in sicurezza.

Esiste una gamma di moto diversa per motociclisti piú avanti con l´etá?​

Sì. Se sei un motociclista e lo sei da tempo, saprai che esiste una moto per tutti. Non esiste e non esisterà mai una moto uguale per tutti. La gestione del peso, i comandi e l’equilibrio di ogni moto sono pensati e sviluppati per un certo tipo di motociclista. Che si tratti di una donna, di un uomo, di un motociclista alle prime armi, di un principiante, di un esperto, o di una persona in etá un pó piú avanzata, esiste un tipo di moto diverso per ogni tipo di motociclista.

Gli adulti, e in particolare quelli di età superiore ai 60 anni, spesso non hanno la “necessitá” di andare veloci. Probabilmente hanno vissuto nei loro anni piú giovani anni le avventure in sella che desideravano e se sono ancora in sella a questa età, è meglio sedersi, premere l’acceleratore ma non così forte e godersi la dolce brezza che colpisce il viso. Ci possono essere problemi fisici e mentali che possono ostacolare il senso di controllo della moto. Ecco perché alcune moto sono più adatte a loro rispetto alla maggior parte delle moto, perché piú facili da controllare. Queste moto sono leggere, facili da bilanciare e controllare e i comandi non sono così complicati da garantire una guida sicura e semplice per i motociclisti più anziani. E´consigliabile inoltre per questi motociclisti scegliere moto di bassa o al massimo media cilindrata o con un baricentro basso.

Alcune moto consigliabili per i motociclisti in etá piú avanzata sono ad esempio:

  • Honda CBF600
  • Suzuki SV650
  • Kawasaki Versys 650 LT
  • Yamaha Tracer 900 GT
  • BMW F650 o F800

Quali sono i pericoli della guida di una moto in età avanzata?​

Qui vale il buon senso! Le persone in età avanzata sono più soggette a incidenti e, nel caso in cui ne subiscano uno, impiegheranno un tempo relativamente più lungo rispetto a un motociclista più giovane per riprendersi. Questo perché le persone sopra i 60 anni hanno ossa più deboli, solitamente una vista piú scarsa e reazioni piú lente. Quindi, anche se è vero che ci sono diversi pericoli legati all’età e alla guida di una moto, non significa che non dovresti farlo. Esistono diversi tipi di adulti. Alcuni sono più in gamba di altri per quanto riguarda la vista, la forza e la resistenza. Alla fine della giornata, dipende da come ti senti e da quanto sei sicuro durante la guida della moto.

Un motociclista anziano può gareggiare o guidare una moto su tutti i tipi di terreni?​

Puoi partecipare a una gara a qualsiasi età ma solo se hai una buona dose di esperienza alle spalle. Se non hai esperienza di corse o di guida di moto e vuoi comunque partecipare, puoi scegliere una gara con un limite di velocità. Il motivo per cui ti diciamo di non partecipare a una gara vera e propria se non hai esperienza è che dovrai andare veloce e questo non è assolutamente consigliato in etá avanzata, soprattutto se alle prime armi. Infine, prima di affrontare qualsiasi gara o corsa, devi indossare un equipaggiamento di sicurezza completo.

In generale: Un motociclista in età avanzata dovrebbe fare piú attenzione al tipo di terreno o strada che puó incontrare durante i suoi tour. Impegnative strade di montagna, magari con tratti inenvati o ghiacciati, e strade sterrate dovrebbero essere evitate. Come già detto, i motociclisti in ettá piú avanzata non hanno i riflessi di un trentenne e un piccolo errore o semplicemnte una perdita di equilibrio puó portare a gravi lesioni.

Quanto é importante la sicurezza per gli i motociclisti piú anziani e come guidare in sicurezza?​

Le domande e le risposte di cui sopra hanno coperto alcuni aspetti della sicurezza che un motociclista in etá piú avanzata dovrebbe seguire. Se anche tu sei in etá piú avanzata e vuoi ancora andare in moto, non c’è nulla di male. Tuttavia, ti consigliamo di procurarti un’abbigliamento tecnico di sicurezza di alta qualità da indossare sempre durante la guida. Vale la pena sottolineare che dovresti scegliere solo l’abbigliamento tecnico che ti permette di avere la flessibilità necessaria a controllare la tua moto in ogni momento.

Fare un corso di sicurezza ti sarà di grande aiuto perché potrà eliminare qualsiasi errore comune che potresti commettere.

Sono troppo vecchio per andare una moto?​ C'è supporto?

Per rispondere alla domanda principale, nessuna persona è troppo vecchia per andare in moto, a patto che sia sicura nella guida. Inoltre, se stai seguendo tutte le regole “classiche” per guidare in sicurezza, non c’è bisogno di appendere gli stivali da moto al chiodo! Assicurati di guidare solo su strada asfaltate e pulite e investi un po’ di tempo nell’esercizio fisico per mantenerti in forma e pronto per un giro in moto in qualsiasi momento. Se non ti senti sicuro nell´esplorare strade nuove e sconosciute, è molto utile pianificare prima il percorso. L’app Motobit può aiutarti a scoprire se ci sono curve o punti impegnativi lungo il percorso. Per avere il miglior supporto possibile, Sentinel ti informerà se c’è un pericolo stradale sul percorso davanti a te. Assicurati quindi di avere sempre abilitato sia l’assistente di curva che la funzione di aviso dei pericoli nell’app Motobit, in modo da essere avvisato tramite Sentinel o l´interfono in caso di situazioni che richiedono la massima concetrazione. Ultimo consiglio ma non meno importante: usa una moto adatta a te e al tuo stile di guida e potrai goderti il tuo hobby anche in età avanzata!
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COME ANDARE IN MOTO CON UN PASSEGGERO

COME ANDARE IN MOTO

CON UN PASSEGGERO

Come andare in moto con un passeggero

Per coloro che non vogliono guidare o sono più interessati a sedersi, rilassarsi e godersi il viaggio, il sedile del passeggero è il posto migliore. Chi invece vuole guidare una moto e condividere il divertimento con il passeggero, preferisce ovviamente avere il manubrio tra le mani. Guidare con un passeggero non è come guidare da solo. Quando guidi da solo, devi concentrarti soprattutto sull’equilibrio e sul controllo. Se guidi con un passeggero, la distribuzione del peso della moto cambia e, di conseguenza, il centro di gravità. Questo, a sua volta, cambia come la moto reagisce ai tuoi comandi. All’improvviso, dovrai mettere in mostra diverse abilità che giá dovresti conoscere nella guida della moto.

Ecco alcuni consigli che puoi seguire per assicurarti una guida tranquilla e sicura per te e per il passeggero. Non dimenticare che quando vai in moto con qualcuno, la sua vita è nelle tue mani.

L´equipaggiamento prima di tutto​

Il tuo passeggero dovrebbe utilizzare un equipaggiamento protettivo di qualità proprio come te. Se non indossa l´abbigliamento protettivo adatto, nel caso tu abbia un incidente, tu potresti uscirne con pochi graffi, mentre il tuo passeggero potrebbe dover pagare un prezzo molto alto solo per essere seduto dietro di te su una moto. Quando pensi a tutte le avventure che puoi vivere in due in moto, devi pensare anche ai rischi e alla sicurezza.

Inizia con un breve briefing ​

È sempre consigliabile fare un briefing con il tuo compagno/la tua compagna di viaggio. Se è la prima volta che fai un giro in moto con un passeggero, è meglio che il tuo compagno di viaggio sia lui stesso/lei stessa un/una motociclista con un pó di esperienza. Sapere che il passeggero sa come si dovrebbe guidare in sicurezza una moto in due ti darà sicuramente una marcia in più. Inoltre, durante la parte iniziale del viaggio, quando stai ancora imparando a guidare con un passeggero, questo può anticipare il tuo modo di guidare e supportarti meglio di un passeggero inesperto.

I segnali con la mano o colpetti sono migliori rispetto a provare a parlare (se non avete un´interfono nel casco) se vuoi comunicare durante la guida. Ci saranno casi in cui il tuo compagno di viaggio ti chiederá di accostare per motivi diversi. Avere due varianti di segnali manuali è più che sufficiente per iniziare. Uno potrebbe essere per indicare che vuole scendere e l’altro per indicarti di rallentare. Un interfono è un altro ottimo modo per comunicare durante la guida, soprattutto nei tour più lunghi.

Se il passeggero non è un motociclista, dovresti dirgli di tenere sempre i piedi sulle pedane, e di non farli penzolare in aria, toccare il suolo o qualsiasi altro punto della moto. Informalo di sedersi vicino a te e di tenersi stretto a te per la vita, in modo da renderti più facile la guida della moto. Una volta acquisita un po’ di esperienza, puoi chiedere al passeggero di aggrapparsi alle maniglie della sella, se disponibili. Questo accorgimento riduce notevolmente le possibilità di incidenti o lesioni.

Attenzione alle curve​

Quando inizi a imparare a guidare una moto, la parte tecnicamente piú complessa, sono le curve. Con un passeggero seduto dietro di te, svoltare diventa ancora più difficile. Per guidare e controllare la tua moto in modo sicuro durante le curve, puoi aggiungere alcune abilità al tuo bagaglio di competenze e qualche indicazione in più per il tuo passeggero.

Ad esempio, quando pieghi a sinistra, un passeggero inesperto spesso tenderà a inclinarsi verso destra. Questo rende difficile per te fare una curva in modo sicuro. Chiedere al passeggero di tenere gli occhi sul retro del tuo casco può sicuramente aiutare a mantenere entrambi i corpi in linea durante la curva. Il passeggero può anche continuare a guardare sopra le tue spalle per sapere da che parte stai per girare e regolarsi di conseguenza.

Fai attenzione durante le frenate​

Quando sai come fermare una moto da solo è fantastico, ma quando guidi con un passeggero non è così semplice. Con il peso in più, la moto potrebbe aver bisogno di un po’ più di distanza, tempo e sforzo per frenare. Una frenata immediata non è consigliata se sei un principiante.

Quando fermi la moto, devi immediatamente appoggiare il piede a terra per trovare l’equilibrio per la tua moto ferma. Alcuni passeggeri potrebbero voler fare lo stesso per natura. Informa il passeggero che non deve mettere i piedi a terra a meno che non voglia scendere dalla moto, e anche in questo caso, solo dopo averti avvisato. Il motivo è che potrebbe disturbare l’equilibrio della moto e, se stai per ripartire dopo esserti fermato, il piede a terra del passeggero può causare un forte sbilanciamento se non viene tirato su al momento giusto. Assicurati che ci sia una comunicazione chiara quando accosti e quando sali o scendi dalla moto. Non ci devono essere movimenti improvvisi da parte tua o del passeggero.

Consigli importanti da ricordare​

Alcuni consigli importanti da ricordare quando si guida con un passeggero:

  • Evita di andare veloce e di piegare troppo la moto in curva;
  • Sviluppa prima delle abilità complete in curva può essere molto utile per garantire sicurezza e comfort sia a te che al passeggero.
  • Istruisci il passeggero e definisci una strategia di comunicazione chiara.
  • Assicurati che il passeggero segua tutte le procedure e le istruzioni di sicurezza.
  • Il vento forte può influenzare la tua guida, quindi preparati ad affrontare qualsiasi condizione meteorologica.
  • Non fare movimenti improvvisi e chiedi di fare lo stesso anche al passeggero. I movimenti improvvisi possono compromettere l’equilibrio e causare problemi di sicurezza.

In definitiva, mantieni un comportamento non aggressivo, semplice e sicuro. Detto questo, goditi il divertimento di andare in moto insieme e condividi l’esperienza con il maggior numero di persone possibile e fai in modo che anche loro diventino parte del motociclismo. Buona strada!

Cos'altro può aiutarmi a migliorare la mia sicurezza in moto?

Motobit ti aiuta a guidare in modo più sicuro avvertendoti di pericoli fissi come curve pericolose, strade danneggiate e molto altro ancora, nonché di curve affrontate in modo un po’ troppo avventato. L’assistente di curva, come lo chiamiamo noi, può essere fondamentale, soprattutto se stai esplorando aree nuove e sconosciute.

Assicurati quindi non solo di fare attenzione quando vai in moto con un amico, ma anche che Motobit sia installato e attivo sul tuo smartphone prima di partire per il tuo prossimo tour. Se non hai ancora installato Motobit, acquistalo subito gratuitamente!

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COME GUIDARE UNA MOTO PER LA PRIMA VOLTA

COME GUIDARE UNA MOTO

PER LA PRIMA VOLTA

Come guidare una moto per la prima volta

Alora! Hai deciso di entrare anche tu a far parte del mondo dei motociclisti. Aspetta un attimo però. Potrebbe non essere così facile o difficile come sembra. Guidare una moto consiste nel trovare il giusto equilibrio e controllo! Se riesci a raggiungerli, puoi goderti una guida fluida e prolungata in moto. Per coloro che hanno bisogno di consigli su come fare un giro in moto per la prima volta, ecco alcuni suggerimenti che ti saranno sicuramente utili.

Prendi l'equipaggiamento adatto​

Prima di salire sulla moto, il punto più importante per qualsiasi motociclista, sia esso professionista, principiante o alle prime armi, è avere un’adeguata attrezzatura di sicurezza. Per chi sta iniziando a imparare ad andare in moto, è ancora più importante avere un equipaggiamento protettivo che comprenda almeno un casco, giacca con protezioni, guanti, stivali. Ricorda che non stai guidando una bicicletta. Se ne hai la possibilità, ti consigliamo di acquistare anche una giacca di alta qualità con protezioni. L’insieme di queste attrezzature garantisce una buona sicurezza. All’inizio non è necessario acquistare prodotti di fascia alta. Anche gli articoli di base possono andare bene per iniziare.

Ispeziona la moto​

A questo punto, quando stai imparando a guidare la tua moto per la prima volta, tutto sarà un po’ nuovo per te. La guida viene dopo. Prima di tutto viene la moto stessa! L’hai già controllata? In che condizioni è? Se non l’hai ancora controllata, questa dovrebbe essere una delle tue priorità prima di pensare di metterla in moto. Un pittore controlla tutti i colori, i pennelli e le tele prima di dipingere una singola pennellata. Un musicista controlla e accorda i suoi strumenti prima di partecipare a uno spettacolo.

Allo stesso modo, devi controllare le condizioni della tua moto prima di metterla in moto e guidarla per la prima volta. Controlla che tutte le parti fondamentali siano a posto. Controlla le condizioni degli pneumatici e la loro pressione. Cambia l’olio prima di partire se la tua moto è rimasta ferma per molto tempo. Anche se la tua moto ha già l’olio, potresti non sapere quanto è vecchio e se è troppo vecchio potrebbe rappresentare un problema. Controlla tutte le luci: per un motociclista, i fari e gli indicatori di direzione giocano un ruolo fondamentale per una guida fluida e sicura. Controlla anche i cavi, assicurandoti che i freni e l’acceleratore funzionino senza intoppi.

Se hai deciso di guidare una moto per la prima volta, probabilmente hai già una moto nuova o usata. Forse stai cercando di acquistarne una nuova o usata. Quando vai a comprare una moto, è normale fare un giro di prova. Un giro di prova può essere utile se conosci già un po’ la moto che stai per acquistare e i suoi difetti, ma se fai un giro di prova, è meglio verificare di persona le condizioni della moto prima di metterci le mani sopra.

E´ora di accendere il motore​

Probabilmente hai imparato ad andare in moto in una scuola guida o magari ancora prima da un amico o parente in un ambiente privato. È così che molti motociclisti iniziano. Il modo più consigliato per imparare dopo aver preso la patente è quello di seguire un corso di formazione per motociclisti. Questo ti aiuta a imparare tutto passo dopo passo, con un equipaggiamento protettivo completo che ti garantisce una maggiore sicurezza.

Indipendentemente dal modo in cui hai imparato, è arrivato il momento di iniziare a guidare la moto. Ecco una piccola guida passo passo per iniziare a guidare una moto:

  1. Inserisci la chiave nel quadro e ruotala in posizione di accensione per accendere la moto.
  2. Attiva lo starter e, in alcune moto, anche il rubinetto del carburante.
  3. Assicurati che la moto sia in folle e imposta l’interruttore di sicurezza.
  4. Premi e tieni premuta la frizione mentre premi il pulsante di accensione. Con le vecchie moto dotate di kickstarter, estrailo e spingilo rapidamente verso il basso per generare una spinta sufficiente ad avviare il motore.
  5. In entrambi i casi, una volta che il motore si accende, congratulazioni, hai avviato la tua moto con successo.
  6. Una volta che il motore è acceso e funzionante, spingi lentamente verso il basso lo starter, se presente, e sei pronto a partire.

Quando sei in sella e vuoi fermarti, lascia l’acceleratore e tira la leva della frizione. Premi contemporaneamente e gradualmente il freno posteriore e quello anteriore, concentrandoti su quello anteriore mentre tiri la frizione. In questo modo i freni si attiveranno lentamente e la moto si fermerà senza problemi.

I controlli sono fondamentali​

Mantenere l’equilibrio di una moto è probabilmente l’aspetto più importante della guida in moto. L’equilibrio è infatti la differenza più grande tra la guida di una moto e quella di un’auto. Un’auto è già in equilibrio sulla strada mentre è ferma o addirittura in movimento mentre si muove su quattro ruote. Una moto, invece, ha due ruote in meno, il che rende difficile stare fermi in equilibrio. Guidarla significa stare sempre in equilibrio su due ruote, il che può essere una sfida per i neopatentati. Tuttavia, non è così difficile una volta che ci si abitua. Sorprendentemente, abituarsi ha più a che fare con i comandi che con l’equilibrio. Non si impara mai a bilanciarla. Impari a controllarla e l’equilibrio arriva da solo. Ricorda quando hai iniziato a imparare ad andare in bicicletta. Guidare una moto è simile, con l’unica differenza che può andare molto più veloce. Questo è anche uno dei motivi per cui le persone che hanno avuto esperienza di guida della bicicletta imparano a guidare la moto in modo facile e veloce.

Impara i comandi velocemente ma con attenzione​

Ogni casa motociclistica ha una propria serie di comandi. Tuttavia, pochi comandi si trovano comunemente su tutti i tipi di moto. I comandi della maggior parte delle moto comprendono:

– Acceleratore, situato sul lato destro del manubrio per accelerare e ridurre la velocità della moto.

– la leva del freno anteriore, situato sul manubrio a destra, che attiva il freno anteriore.

– La leva della frizione, situata sul lato sinistro del manubrio, svolge un ruolo fondamentale nel controllo della moto.

– Freno posteriore, situato vicino al piede destro per attivare il freno posteriore.

– Leva del cambio, situata vicino al piede sinistro, per cambiare marcia.

Nota bene: alcune moto più vecchie hanno una disposizione del cambio e del freno posteriore invertita rispetto allo specchio.

Familiarizzare con questi 5 comandi di base è essenziale per imparare a guidare una moto. Ci sono anche altri comandi, come i pulsanti e il cruscotto, che devi conoscere. Fare pratica è il modo migliore per farlo e la strada da percorrere non dovrebbe essere troppo difficile.

Non puoi imparare a guidare una moto solo leggendo su internet.  se stai già imparando e facendo pratica e vuoi guidare la moto per la prima volta in modo indipendente, i consigli di cui sopra ti saranno utili. Una volta che avrai imparato a guidare con successo, continua a esercitarti e a migliorare!

Ci sono altri suggerimenti?

Sicuramente! Motobit ti aiuta a guidare in modo più sicuro avvertendoti di pericoli fissi come curve pericolose, strade danneggiate e molto altro ancora, nonché di curve affrontate in modo un po’ troppo avventato. L’assistente di curva, come lo chiamiamo noi, può essere fondamentale, soprattutto se stai esplorando zone nuove e sconosciute.

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QUANTO COSTA INIZIARE A GUIDARE UNA MOTO

Garage con moto e vari attrezzi

QUANTO COSTA
INIZIARE A GUIDARE UNA MOTO

Guidare una moto è una passione per molti e un ancora un sogno per altri. Molti vorrebbero iniziare ad andare in moto, ma sono frenati dal pensiero dei costi che comporta il conseguimento della patente, l’acquisto e la manutenzione della moto. Se sei una di queste persone e vorresti iniziare a guidare una moto e vuoi sapere quali sono i costi per iniziare a farlo, sei nel posto giusto.

Anche se servono un pó di soldi per iniziare a guidare una moto, non è necessario investire tutti i risparmi di una vita. I costi esatti variano a seconda di vari fattori, tra cui anche il Paese dove vivi. Questa guida ti darà un quadro più chiaro di quanto denaro dovrai investire per prendere una delle migliori decisioni della tua vita.

Costo della patente di guida

Per ottenere una patente di guida è necessario soddisfare alcuni requisiti minimi di età. In alcuni Paesi europei, questi limiti possono essere più alti o più bassi o possono esserci dei requisiti aggiuntivi. Non esistono limiti massimi di età per il possesso della patente di guida. A partire dai 16 anni puoi richiedere la classe AM (ciclomotori), motocicli leggeri (A1) e quadricicli (B1), mentre a 18 anni puoi passare a motocicli più potenti (standard) nella cosiddetta classe A2 e iniziare a guidare motocicli con potenza limitata a 23kW (48HP) con un’esperienza minima di 2 anni in A1. Infine, puoi entrare nel “club dei grandi” e iniziare a guidare moto “pesanti” con la patente di categoria A a partire dai 21 anni.

Nel Regno Unito, un test CBT (formazione di base obbligatoria) ti permette di guidare un ciclomotore o uno scooter con targa L. La cosa interessante è che puoi farlo in un solo giorno e di solito costa tra le 99 e le 140 sterline. In breve, non è necessario ottenere una patente completa per iniziare a guidare. Se vuoi guidare il tuo scooter con un passeggero, potresti aver bisogno di ulteriori qualifiche. Per ottenere la patente A completa, i prezzi cambiano da un Paese all’altro e sono aumentati negli ultimi decenni. In Germania era abbastanza comune pagare circa 1500€ intorno all’anno 2000, mentre ora devi affrontare costi che vanno dai 2000 ai 3250€. Tieni presente che queste cifre si applicano solo nel caso in cui tu superi l’esame al primo tentativo. Se devi fare anche la patente dell´auto, cerca di farla insieme a quella della moto: spesso le autoscuole fanno degli sconti in questo caso.

Costo di acquisto di una moto​

Se stai acquistando una moto per la prima volta, ti consigliamo di scegliere una moto usata piuttosto che una nuova. I vantaggi sono molti, come i costi di acquisto più bassi e la possibilità di non avere rimpianti per i piccoli graffi della moto. Sappiamo tutti che le moto di seconda mano costano poco e possono fare molta strada. Sono state il primo amore di qualcuno e possono diventare anche il tuo. Le moto nuove possono facilmente costare tra i 5000 e i 30000 €, mentre una moto usata in buone condizioni ti costerà a partire da 2500 €.

Costi di manutenzione

Come regola generale, più una moto è moderna o tecnicamente complessa, più alti saranno i costi di manutenzione. Naturalmente, occorre considerare anche fattori quali l’età e le condizioni generali della moto, nonché il produttore stesso. Mentre si dice che i costruttori giapponesi siano altamente affidabili, si sente spesso dire il contrario di alcuni costruttori europei, soprattutto del segmento premium. Per quanto riguarda la manutenzione della vostra amata moto, ci sono due opzioni.

La manutenzione può essere eseguita da soli, sempre che si abbiano le competenze tecniche necessarie, oppure ci si rivolge a un’officina specializzata. In questo caso, è possibile scegliere tra officine indipendenti e officine autorizzate. Le officine indipendenti sono spesso valide come quelle autorizzate, che peró hanno il vantaggio di avere conoscenze specialistiche e molta esperienza su moto come la tua. Questa conoscenza si rivela un vantaggio con le moto particolarmente moderne dotate di numerosi componenti elettronici.

Spesso non c’è modo di evitare un passaggio ad un officina autorizzata, perché hanno pieno accesso a tutte le interfacce della moto. Per questo motivo, la visita a un’officina autorizzata è spesso più costosa. Un altro fattore da non trascurare è il costo della manodopera. Infatti, anche se i componenti di una moto possono essere più economici rispetto a quelli di un’auto analoga, il costo di un’ora di lavoro può variare da 70 a 150 euro.

Da non sottovalutare sono anche gli intervalli di manutenzione o di ispezione, solitamente peró molto più brevi rispetto alle autovetture. I proprietari di un certo produttore italiano potrebbero aver già sperimentato dolorosamente questa situazione. Naturalmente, i costi di manutenzione variano da moto a moto, ad esempio tra modelli a uno o anche a 6 cilindri. Tuttavia, si dovrebbe sempre calcolare tra 1000€ e 2000€ per 3-5 anni come costi di manutenzione

Parcheggio/Rimessaggio

Per mantenere a lungo lo splendore della tua amata moto, è consigliabile trovare un parcheggio adatto, possibilmente coperto. Questo deve essere il più asciutto possibile e protetto dai furti. I prezzi per un buon posto moto, come un garage con serratura, variano spesso molto da regione a regione e possono variare da 20 a 100 euro. Spesso vale la pena di chiedere in giro tra gli amici, perché potrebbe valere la pena di condividere un posto moto con altri motociclisti.

 
Un’altra possibilità potrebbe essere quella di parcheggiare insieme ad un’auto, ovviamente se hai posto a sufficienza o, se l´auto non é tua, con il consenso del proprietario.

Perdita di valore

Chi decide di acquistare una moto nuova di zecca deve inevitabilmente fare i conti con la svalutazione dopo l’acquisto. Dopo circa un decennio, la perdita annuale di valore si sposta appena, a condizione che il chilometraggio non aumenti sensibilmente da quel momento in poi. Da questo momento in poi, sono soprattutto le condizioni e il chilometraggio a contare di più. È quindi consigliabile tenere sempre sotto controllo le condizioni tecniche e visive della moto. Un frequente cambio di proprietà riduce inoltre il valore della moto.

 
Per questo modelli magari con un pó di anni ma con un basso chilometraggio e di prima proprietà, abbiano i prezzi più alti di altri piú recenti. Naturalmente, anche un certo grado di passione gioca un ruolo importante, che spesso può influire sul prezzo. I modelli classici rari e le serie limitate di alcuni produttori si trovano spesso all’estremità superiore della scala dei prezzi, mentre le supersportive potenti e di solito costruite a volumi elevati possono essere trovate a prezzi inferiori.

Costo dell'assicurazione della tua moto​

Il tipo di assicurazione di cui ha bisogno la tua moto dipende essenzialmente dal tipo di moto che possiedi, dalla cilindrata del motore, che è in qualche modo correlata alla potenza, e dal luogo in cui vivi. Per i motociclisti giovani e alle prime armi, il costo dell’assicurazione può essere un serio argomento di discussione. Dopo il costo dell’acquisto della moto, dare un’occhiata all’assicurazione dovrebbe essere il prossimo punto della tua lista. Se possiedi una moto con optional extra (come per esempio borse laterali), è consigliabile stipulare un’assicurazione completa che copra i costi di queste riparazioni piuttosto costose nel caso in cui succeda qualcosa di brutto, come ad esempio un urto. Solitamente, il costo dell’assicurazione può aggirarsi tra i 400 e gli 800 € per un anno. Considera che la maggior parte dei motociclisti blocca l´assicurazione durante l´inverno, quindi i costi dell´assicurazione vengono solitamente spalmati su due anni.

Costo dell'abbigliamento tecnico e delle protezioni​

Una cosa è certa: se vuoi iniziare a guidare una moto hai bisogno di un abbigliamento tecnico che ti possa proteggere. Ció é davvero essenziale perché puó letteralmente salvarti la vita. Puoi acquistare capi di abbigliamento tecnico e protezioni di buona qualità a poche centinaia di euro o a migliaia di euro senza comunque esserne soddisfatto appieno. Dipende molto da cosa stai cercando e da come tu ti approcci all´acquisto. Alcune persone vogliono che tutto sia “economico”, mentre altre vogliono spendere molto per cercare “il meglio”.

Come molte altre cose, anche con l’abbigliamento da moto hai entrambe le possibilitá, quindi sta a te decidere quale strada seguire. Puoi anche provare ciò che ti piace in negozio e poi fare delle ricerche online. Nella maggior parte dei casi, gli articoli costosi possono essere trovati a prezzi molto più bassi presso i rivenditori o online alla fine della stagione motociclistica. Il nostro consiglio é di non risparmaire sull´abbigliamento tecnico e sulle protezione, cerca magari qualcosa che esteticamente non sia accattivamente ma offra il miglior livello di protezione di protezione possibile. Quei 100 € in piú possono veramente fare la differenza in caso di incidente.

Altri costi​

  •  La tassa di circolazione può essere applicata per le autostrade, i pedaggi o alcuni passi di montagna con costi variabili a seconda della località e della durata.

  • Il costo del carburante può essere un aspetto a cui molti di noi non prestano attenzione all’inizio, ma si tratta di un costo molto importante, dato che si tratta di una spesa ricorrente. Mentre il costo di acquisto di una moto é un costo una tantum e l’assicurazione forse una volta all’anno, i costi del carburante sono costi continui e putroppo hanno registrato un aumento negli ultimi anni e dipendono da quanto guidi la tua moto. Non c’è un costo fisso per il carburante, ma puoi sicuramente stabilire una stima per i costi del carburante suddividendo il tuo consumo medio di carburante e il numero di chilometri che vuoi percorrere.

  • Il costo complessivo per iniziare a guidare una moto si aggira tra i 4000 € e i 5000 €, con una moto di seconda mano inclusa. Questi costi sono accessibili se l´importante per te é iniziare a guidare una moto. Una volta che avrai piú esperienza, potrai sempre passare ad un altro modello. Considera che i costi della moto tendono a diminuire invece di aumentare una volta che si inizia a guidare regolarmente. Questo è dovuto principalmente al fatto che dopo un po’ di tempo non dovrai sostenere troppi nuovi costi per l´acquisto di abbigliamento tecnico o prodotti simili. L’unica spesa che dovrai sostenere sono i costi di gestione e manutenzione della moto. Anche i costi dell’assicurazione diminuiranno dopo un certo periodo, se non si verificano incidenti gravi.

    C’è un modo completamente diverso di affrontare l’argomento “iniziare a guidare una moto” e i relativi costi, e cioé acquistare una moto da cross usata che ti costerà la metà di qualsiasi altra moto. Sono più economiche e ti puoi sicuramente divertire molto. Potrai imparare e divertirti in fuoristrada e questa esperienza non sarà solo economica, ma ti aiuterá molto anche poi su strada. Infatti, anche se la guida in fuoristrada é molto diversa dalla guida su strada, imparerai sicuramente molte tecniche che ti saranno utile anche su strada in futuro. Considera peró che dovrai comunque avere un´abbigliamenteo tecnico e protezioni adeguate e essere fisicamente in forma per andare in fuoristrada.

    Il verdetto finale è che se vuoi risparmiare nei costi, scegli una moto usata all´inizio al posto di un´auto (se i tuoi spostamenti abituali te lo permettono) e inizia a mettere da parte qualcosina per acquistare la moto dei tuoi sogni in un secondo momento.

Se sei indeciso tra la scelta di una moto o di un’auto e la questione dei costi continua ad affiorare nella tua mente, allora non preoccuparti! Una moto è l’opzione migliore in qualsiasi momento della giornata, in qualsiasi giorno della settimana, in qualsiasi settimana del mese e se il tempo dove vivi te lo permette, in qualsiasi mese dell’anno. È divertente, i costi sono relativamente bassi e il senso di libertà e divertimento che si prova guidando una moto è incomparabile con qualsiasi altra cosa!

Ho un budget limitato ma voglio divertirmi con la mia moto in tutta sicurezza. Ma come?

In realtà c’è un modo fantastico per farlo! Motobit ti aiuta a guidare in modo più sicuro avvertendoti di pericoli fissi come curve pericolose, strade danneggiate e molto altro ancora, nonché di curve affrontate in modo un po’ troppo avventato. L’assistente di curva, come lo chiamiamo noi, può essere fondamentale, soprattutto se stai esplorando zone nuove e sconosciute. È facile: più sicurezza = più divertimento!

Quindi, prima di partire per il tuo prossimo tour, assicurati non solo di avere una corretta manutenzione della tua moto, ma anche che Motobit sia installato e attivo sul tuo smartphone. Se non hai ancora installato Motobit, acquistalo subito gratuitamente!

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AIRBAG PER MOTO – SOLO ARIA CALDA?

AIRBAG PER MOTO

SOLO ARIA CALDA?

Airbag per moto - Solo aria calda?

Sebbene esistano numerosi articoli che mirano ad aiutarti a trovare l’abbigliamento tecnico con airbag integrato che si adatti a tutte le tue esigenze e soddisfi le tue aspettative, in questo articolo vogliamo usare un approccio diverso e cioè far luce sulla storia e sul processo di sviluppo che ha portato a ciò che oggi possiamo trovare in tutte le diverse soluzioni offerte da un’ampia gamma di produttori.

Produttori come Held, Ixon, Dainese, Alpinestars, Furygan, Klim, RST ed Helite stanno facendo un ottimo lavoro nel proteggere i motociclisti di tutto il mondo con diversi stili di guida. In generale, gli airbag sono stati riconosciuti come il più grande “salvavita” dopo l’invenzione della cintura di sicurezza e ora stanno lentamente arrivando anche sulle moto e sui motociclisti.

C'era una volta...

L’idea generale di un dispositivo in grado di ridurre la gravità di un infortunio o la probabilità di subire un infortunio mortale risale agli inizi del 1950. Nel 1953, John HETRICK ricevette un brevetto statunitense per un “cuscino di sicurezza per veicoli automobilistici”. Nello stesso periodo, Walter LINDERER ricevette un brevetto tedesco per un dispositivo simile, paragonabile a quello che oggi viene chiamato airbag. Tuttavia, i progetti degli airbag di HETRICK e LINDERER mancavano entrambi di un componente importante e critico: i sensori in grado di rilevare gli incidenti e di attivare l´airbag. Un ostacolo tecnico che all’epoca era difficile da superare.

Mentre l’airbag è ampiamente implementato nelle auto per vari motivi, come i volumi di produzione molto più elevati, le migliori condizioni di collocazione in termini di spazio e, soprattutto, le normative vigenti in materia di sicurezza, la tecnologia degli airbag ha avuto un inizio piuttosto difficile quando si è trattato di renderla adatta per le moto.

Gli inizi..​.

Si potrebbe essere sorpresi dal fatto che gli airbag per moto siano stati testati in modo piuttosto approfondito nel Regno Unito già a metà degli anni Settanta. Tuttavia, ci sono voluti circa 35 anni prima che la prima moto ricevesse effettivamente un’unità airbag, e si trattava della Honda Goldwing del 2006. La questione è ancora molto dibattuta e ci sono molti problemi da considerare integrare un´airbag nella moto. Per gli ingegneri Honda è stato probabilmente un compito piuttosto facile inserire un airbag in una Goldwing con molto spazio a disposizione, ma che dire di una superbike? Certo, è una buona idea ridurre l’energia di collisione (primaria) per il pilota, ma cosa succede quando il pilota si stacca dalla moto?

Col tempo è diventato sempre più evidente che sarebbe stato più efficace montare l’elemento di gonfiaggio vero e proprio, l’airbag stesso, il più vicino possibile al pilota. Per questo motivo, l’industria ha avuto l’idea di posizionarli all’interno dell’abbigliamento di sicurezza, in modo da fornire un ulteriore livello di protezione in caso di incidente.

Trovare il punto più adatto per l’installazione delle camere airbag gonfiabili non è stato così difficile, dal momento che molti dati relativi agli incidenti hanno fornito nel tempo informazioni esaurienti su quali sono le zone del corpo cn lesioni gravi in caso di caduta o di urto contro un ostacolo. Poiché la testa del motociclista è una delle parti del corpo più a rischio in caso di incidente, un elemento gonfiabile montato sulle spalle é stata una scelta ovvia.

Qual´è stato il principale fattore di sviluppo?

La missione è chiara, ma qual è l’anello mancante che ha davvero dato il via allo sviluppo e alla crescente popolarità dei numerosi prodotti e sistemi tra cui è possibile scegliere oggi? Forse avrete già indovinato da dove è partito tutto, e cioè… dalla MotoGP.

Come tutti sappiamo, le gare  nei campionati professionali motociclistici sono veloci e brutali. E chi va veloce deve avere reazioni fulminee. Possedere questa qualità è vitale e fondamentale per un motociclista professionista. È comprensibile che sia importante avere un sistema che sia in grado di seguire la velocità dei movimenti del pilota per consentire il massimo livello di protezione.

Cosa succede durante l´attivazione dell´airbag?​

Quindi, torniamo a ciò che accade effettivamente quando succede un incidente: durante la fase di gonfiaggio, l’airbag per le spalle mira a limitare il movimento della testa del motociclista sia lateralmente che all’indietro, contribuendo a ridurre le lesioni al collo.

È poi fondamentale proteggere la schiena e le costole: mentre la rottura della colonna vertebrale non ha bisogno di ulteriori dettagli per capire quanto possa essere grave per qualsiasi essere umano, molti motociclisti spesso trascurano la gravitá di essere colpiti duramente alle costole. A parte il dolore davvero terribile delle costole rotte o delle lesioni alle rispettive aree muscolari del torso, le costole fratturate possono penetrare nei polmoni e persino nel cuore in caso di incidente violento. La necessitá di limitare i danni alle costole e alla parte laterale del corpo del motociclista ha guidata la definizione della seconda zona del corpo da proteggere con gli airbag.

Fin qui tutto bene, si potrebbe dire; avere il motociclista ben “ammortizzato” tra gli airbag gonfiati sembra un vero e proprio salvavita. Ma chi decide quando una situazione è così critica da richiedere il gonfiaggio di un airbag e quando? Ci sono alcuni modi per farlo.

Ma... Chi attiva l´ airbag?​

Con le giacche o gilet con  airbag integrato, ci sono diverse opzioni di attivazione da considerare. A seconda del sistema, è il pilota stesso o un processo automatico ad attivare l´airbag.

Il sistema di attivazione più comune consiste nel connettere con un cavo una cartuccia di CO2 all’interno del sistema airbag del pilota alla moto stessa, in modo che quando il pilota si separa dalla moto e la forza di trazione supera una certa soglia, la bombola di gas si apra e l’airbag si gonfi. Questo metodo di attivazione può sembrare non ottimale, perché il fatto che il pilota stia già “volando” verso l’ostacolo mentre è ancora agganciato al sistema potrebbe non portare a un effetto di sicurezza elevato.

Un altro principio di attivazione è quello del tethering, ovvero la presenza di due sensori che funzionano secondo il principio di prossimità e che, se vengono separati, interrompono la connessione tra loro e innescano il gonfiaggio dell´airbag. Oltre  al fatto di dover montare i sensori e l’unità di elaborazione centrale (CPU) nella moto, oltre che nell´abbigliamento tecnico, il metodo di innesco tramite tethering presenta uno svantaggio significativo: in molti incidenti il motociclista non si separa troppo dalla moto, dando valori dei sensori durante l’evento di caduta che non innescano il sistema. Purtroppo la ricerca della distanza ottimale di attivazione  non é semplice e lascia sempre aperti casi di non innesco.

Da ultimoil sistema di attivazione multisensore è il sistema definitivo e rappresenta la tecnologia di rilevamento delle collisioni più completa finora disponibile. Indovinate un po’: questa tecnologia ha origine nelle corse, perché il prezzo del sistema (e del suo sviluppo) è di secondaria importanza, ma le prestazioni, che significano un alto livello di protezione, sì. I rinomati produttori di abbigliamento da moto Alpinestars e Dainese stanno guidando la ricerca in questo campo, mostrando finora risultati molto promettenti.

La tecnologia si fa seria​

Il metodo di attivazione multisensore è piuttosto complesso e comporta la necessità di elaborare velocemente molti dati ricevuti da numerosi sensori. Con unità di rilevamento posizionate sia sulla moto che sul pilota, un’unità di elaborazione dedicata analizza tutti i flussi di dati e filtra le informazioni, cercando di determinare in tempo reale se la moto sta per scivolare fuori controllo o se è solo una fase di piega elevata. Si potrebbe un pó paragonarla all´esempio dell’ABS che abbiamo pubblicato qualche tempo fa, dove la velocità di rotazione della ruota considerata viene sempre confrontata con un valore di riferimento per determinare se la ruota è bloccata o sta rotolando liberamente.

Vengono inoltre utilizzati schemi di rilevamento multipli per identificare se le oscillazioni sono il risultato di un’oscillazione superiore alle capacità del pilota per mantenere un ulteriore controllo sulla moto o se sono semplicemente causate dalla guida a 300 km/h su una parte più accidentata della pista. Vengono presi in considerazione molti altri fattori, come le forze gravitazionali, la postura del pilota e l’orientamento del corpo. Il sistema proprietario di Alpinestars è dotato anche di una funzione di sgonfiaggio e di due bombole di azoto, che consentono agli airbag di aprirsi due volte, se necessario. Questo sistema è ampiamente utilizzato e all’avanguardia nelle gare di MotoGP e prevede circa 7 sensori e una routine di decisione di attivazione a 5 livelli che richiede solo 8 millisecondi per attivarsi.

Questo é il più avanzato sistema di airbag per piloti, ma con un prezzo ancora sconosciuto e progettato per adattarsi alla gobba aerodinamica delle tute in pelle da corsa. Ora pensa nuovamente al tuo ABS che considera solo alcuni parametri. La teccnologia di attivazione di un airbag per moto é davvero impressionante, non credi? Chissà, forse un giorno questa tecnologia potrà essere trasposta in prodotti di massa che potranno essere acquistati a un prezzo accessibile a tutti.

Allora... Cosa ci aspetta in futuro?

Lo sviluppo degli airbag per moto è stato davvero lungo e c’è ancora molta ricerca da fare, ma nuove idee seguiranno sicuramente. Considerando i progressi compiuti nel campo dell’informatica mobile e le prestazioni in costante aumento nel campo dei dispositivi integrati in generale, sembra che la potenza di elaborazione della CPU sia uno degli elementi chiave quando si tratta di competere con la velocità di un motociclista e con una vasta quantità di dati.

Qualcuno potrebbe anche dire che la cara vecchia moto sta diventando troppo digitale, proprio come le auto, e che si sta allontanando sempre più dalla forma “grezza” di trasporto e da tutta la sua purezza con cui è nata, ma le moderne sfide del traffico o addirittura delle corse e i pericoli associati hanno bisogno di soluzioni come l´airbag per permettere uscite (o gare) sempre piú sicure.

Ulteriori suggerimenti

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CONOSCI I TUOI LIMITI SULLA MOTO – VELOCITÀ SOTTO CONTROLLO

CONOSCI I TUOI LIMITI SULLA MOTO

VELOCITÀ SOTTO CONTROLLO

Conosci i tuoi limiti sulla moto - velocità sotto controllo

Molti conoscono già questa situazione: tutto è pronto per il viaggio perfetto – la moto è carica, il percorso è controllato e il serbatoio è pieno e la gioia è enorme. Ma al più tardi quando si arriva in un altro Paese, iniziano i dubbi su quale sia il limite di velocità sul tratto di strada in cui si viaggia o quale multa ci si può aspettare se lo si supera. L’avventura tanto attesa può trasformarsi rapidamente in una disavventura finanziaria, soprattutto quando si è in viaggio su una moto e si é totalmente concentrati sulla strada o si ammira un paesaggio nuovo e spesso emozionante. La cosa fastidiosa è che anche se si possiede un dispositivo di navigazione che visualizza la velocità massima consentita, ciò non significa che questo valore sia valido. È estremamente raro che un Paese modifichi i propri limiti di velocità, ma ci sono molte altre regole che devono essere rispettate – regole che differiscono notevolmente da Paese a Paese.

Quindi informatevi sempre sulle condizioni attualmente valide e non fidatevi mai ciecamente del vostro sistema di navigazione. Tutto quello che dovete sapere per un perfetto viaggio in Europa, potete scoprirlo qui con noi.

Need for speed... Oppure meglio di no?​

Certo, è sempre meraviglioso scoprire le strade e i paesaggi più belli in sella a una moto. Per continuare a farlo in sicurezza ed evitare sorprese impreviste con la polizia, è necessario informarsi in anticipo con le norme vigenti.

La maggior parte dei Paesi regola o suddivide la velocità massima consentita in base al tratto di strada (autostrada/strada extraurbana principale, strada extraurbana secondaria e zona urbana) su cui si viaggia. Finora tutto bene. Inoltre i Paesi applicano i propri pedaggi o i pedaggi autostradali – e i modelli possono variare notevolmente.

In Italia, ad esempio, i pedaggi o i pedaggi autostradali sono solitamente basati sulla distanza effettivamente percorsa. Mentre l’Italia non offre una tariffa forfettaria e il prezzo è calcolato, tra l’altro, sulla base del noleggio annuale delle attrezzature (casello a pedaggio) e dell’utilizzo effettivo, molti Paesi europei offrono una tariffa forfettaria per un certo periodo di tempo. Spesso è possibile scegliere tra uso giornaliero, settimanale o annuale. Gli importi che vengono raccolti dai Paesi sono calcolati sulla base dei chilometri stradali disponibili, a volte in modo molto diverso.

I seguenti Paesi europei applicano pedaggi o tasse autostradali:

  • Repubblica Ceca
  • Austria
  • Francia
  • Svizzera
  • Slovenia
  • Ungheria
  • Slovacchia
  • Croazia
  • Italia
  • Spagna
  • Belgio
  • Portogallo
  • Grecia
  • Paesi Bassi

Spesso bisogna affidarsi all’autostrada o alle superstrade se si vuole arrivare da A a B il più rapidamente possibile – e spesso a scapito del piacere di guida. Ma ora torniamo alle strade che sono interessanti anche per noi motociclisti.

Paese che vai, limite che trovi!​

E´proprio così.

Un fattore che riduce significativamente l’esperienza di guida di un motociclista è ovviamente il meteo. Una pioggia improvvisa puó sempre arrivvare e un ulteriore fattore di rischio in un tour esteso e tra piú Paesi. Tuttavia, spesso si ignora che in alcuni paesi i limiti di velocità in caso di pioggia sono notevolmente diversi dai limiti normali. Ad esempio, il limite di velocità sulle autostrade francesi e italiane è notevolmente ridotto – da 130 km/h a 110 km/h. Anche i limiti di velocità nei sottopassi e nelle gallerie sono frequenti: l’Austria, ad esempio, in questo caso riduce il limite di velocità a 100 km/h, una norma che, con poche eccezioni, non si trova in Italia. Anche in condizioni di bel tempo, è diventato di recente (dal 1° luglio 2018) legge in Francia che la velocità sulle strade extraurbane non superi gli 80 km/h. Solo su strade extraurbane a due corsie con una separazione fissa come una barriera di sicurezza, si puó guidare fino a 90 km/h. Chi poteva saperlo?

Va inoltre notato che i giovani conducenti con meno di 3 anni di esperienza di guida in Francia, Italia e Croazia devono adeguare la loro velocità, a volte in modo considerevole. In Italia, il limite di velocità per i primi tre anni dopo il conseguimento della patente di guida in autostrada è di 100 km/h in autostrada e di 90 km/h in nelle superstrade. Attenzione ai giovani guidatori: In Croazia, i giovani automobilisti fino a 24 anni non possono guidare a più di 120 km/h sulle autostrade, 100 km/h sulle superstrade e 80 km/h al di fuori dei centri abitati. Non male.

Considera le norme vigenti anche se si viaggia con un sidecar o un rimorchio per moto. In Germania, ad esempio, quest’ultimo può essere guidato solo a 60 km/h sulle autostrade.

Qui trovate una sintesi dei limiti di velocità (a partire dal 2019) sui diversi tratti stradali in Europa:

PaeseAutostradaStrade extraurbane principaliStrade extraurbane secondarie
Belgio120 km/h120 km/h90 km/h
Danimarca130 km/h80 km/h80 km/h
Francia130 km/h110 km/h80 km/h
Regno Unito112 km/h112 km/h96 km/h
Italia130 km/h110 km/h90 km/h
Irlanda120 km/h100 km/h80 km/h
Croazia130 km/h110 km/h90 km/h
Lussemburgo130 km/h90 km/h
Olanda130 km/h100 km/h80 km/h
Norvegia100 km/h100 km/h80 km/h
Austria130 km/h100 km/h100 km/h
Polonia140 km/h100 km/h90 km/h
Portogallo120 km/h100 km/h100 km/h
Sveziavariabilevariabilevariabile
Svizzera120 km/h100 km/h80 km/h
Slovacchia130 km/h90 km/h
Slovenia130 km/h110 km/h90 km/h
Spagna120 km/h100 km/h90 km/h
Repubblica ceca130 km/h110 km/h90 km/h
Ungheria130 km/h110 km/h90 km/h

Che costi devo considerare tra i costi di viaggio?​

Oltre ai classici costi di viaggio, come quelli per il carburante, il vitto e l’alloggio, e ai già citati pedaggi autostradali, dovreste anche informarti sui pedaggi che vengono riscossi specificamente per le strade di passaggio o per i tratti più remoti. Nella maggior parte dei casi, l’importo deve essere pagato localmente, ma c’è anche la possibilità di acquistarlo in anticipo sotto forma di pedaggio stradale digitale, come avviene in Austria. Nella maggior parte dei casi, la targa della tua moto viene registrata in un terminale designato al vostro passaggio. Per questo motivo è necessario informarsi in anticipo sulle norme tariffarie applicabili. Guidare su un passo é sempre una bella esperienza e offre un gradito cambiamento al paesaggio altrimenti piuttosto monotono sull’autostrada – tanto più in condizioni ottimali.

Che costi devo aspettarmi in caso di una multa?​

Anche se puó essere difficle: controlla sempre la velocità di guida, perché le sanzioni per il superamento dei limiti di velocità che si applicano nei vari Paesi europei a volte sono drasticamente diverse e a volte possono anche portare alla confisca del proprio veicolo. Dovresti sempre tenere d’occhio l’ago del tachimetro, indipendentemente dal Paese in cui stai guidando.

Se si supera il limite di velocità di 20 km/h, bisogna svuotare per bene il portafoglio nell’estremo nord Europa, ad esempio in Norvegia o in Svezia, Paese che ama le auto. Qui ci sono minacciose multe da 375€ o 250€. Molto costose sono anche le multe in Italia (a partire da 170€), in Svizzera (a partire da 155€) e in Gran Bretagna (a partire da 115€). In altri Paesi invece, come la Lituania (a partire da circa 12€) e la Lettonia (a partire da 20€), si puó guidare decisamente piú a cuor leggero.

Mentre ci sono differenze sulle autostrade, sulle strade extraurbane principali e secondarie, il limite di velocità nelle zone urbane in Europa è in gran parte lo stesso. Come in Italia, la maggior parte dei paesi europei ha un limite di velocità di 50 km/h e questo vale per tutte le classi di veicoli in Europa.

Chiunque venga sorpreso a guidare a piú di 20 o più di 50 km/h sopra il limite deve aspettarsi le seguenti multe:

Paese

20 km/h sopra il limite

Piú di 50 km/h sopra il limite

Belgio

da 100 Euro

da 300 Euro

Bosnia- Herzegowina

da 50 Euro

da 200 Euro

Bulgaria

da 25 Euro

da 120 Euro

Danimarca

da 135 Euro

da 300 Euro

Germania

fino 35 Euro

da 240 Euro

Estonia

fino a 120 Euro

fino a 800 Euro

Finlandia

200 Euro

da 14 volte la paga giornaliera

Francia

da 135 Euro

1.500 Euro

Grecia

100 Euro

350 Euro

Regno Unito

da 115 Euro

fino a 2850 Euro

Irlanda

da 80 Euro

da 80 Euro

Islanda

da 120 Euro

da 400 Euro

Italia

da 170 Euro

da 530 Euro

Croazia

da 65 Euro

da 400 Euro

Lettonia

da 20 Euro

da 240 Euro

Lituania

da 12 Euro

da 450 Euro

Lussemburgo

da 50 Euro

da 145 Euro

Malta

da 70 Euro

da 70 Euro

Macedonia

da 20 Euro

da 300 Euro

Montenegro

da 40 Euro

da 100 Euro

Olanda

da 165 Euro

da 660 Euro

Norvegia

da 375 Euro

da 900 Euro

Austria

da 30 Euro

fino a 2.180 Euro

Polonia

da 25 Euro

da 120 Euro

Portogallo

da 60 Euro

da 120 Euro

Romania

da 60 Euro

da 280 Euro

Svezia

da 250 Euro

da 420 Euro

Svizzera

da 155 Euro

da 60 volte la paga giornaliera

Serbia

da 25 Euro

da 50 Euro

Slovacchia

da 35 Euro

da 350 Euro

Slovenia

da 80 Euro

da 500 Euro

Spagna

da 100 Euro

da 600 Euro

Repubblica ceca

da 40 Euro

da 195 Euro

Turchia

da 50 Euro

da 100 Euro

Ungheria

fino a 95 Euro

da 195 Euro

Cipro

da 35 Euro

da 85 Euro

Che cosa devo portare con me?​

Molti motociclisti sono dell’opinione che sia sufficiente portare con sé all’estero sempre gli stessi oggetti, come il kit di medicazione.

Qui potete scoprire per cosa dovreste lasciare un po’ di spazio nel vostro bagaglio:

Kit di pronto soccorso
In Albania, Montenegro, Austria, Russia, Serbia, Slovenia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Ucraina e Ungheria, il motociclista deve avere a bordo il kit di pronto soccorso. In Lettonia solo se la moto ha un sidecar.

Gilet ad alta visibilità (obbligo di averlo con sé)
Francia, Lituania, Lussemburgo, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Ungheria.

Gilet ad alta visibilità (obbligatorio da indossare)
In Belgio, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Repubblica Ceca, Francia, Islanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Montenegro, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Ungheria, è necessario indossare un giubbotto ad alta visibilità se si scende dalla moto in caso di guasto o incidente. In Finlandia, anche i passeggeri sono obbligati ad indossarlo, ma non c’è l’obbligo di portarlo con sé.

Triangolo d’allarme
In Danimarca, Finlandia, Islanda, Russia, Svezia, ma anche in Ucraina e a Malta, un triangolo di segnalazione fa parte dell’equipaggiamento di base obbligatorio per tutti i motociclisti. In Ungheria, questo deve essere solo a bordo di una moto con sidecar.

Lampade di ricambio
In Francia e in Croazia, le lampadine di ricambio devono essere trasportate, a meno che la motocicletta non sia dotata di luci allo xeno o LED.

Carta verde di assicurazione
Il trasporto è obbligatorio in Albania, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Montenegro (la validità per il Montenegro deve essere indicata sulla carta), Romania e Ucraina.

Uso obbligatorio dei guanti
Difficile da credere: solo in Francia è obbligatorio per motociclisti e passeggeri indossare guanti con una norma CE e il corrispondente marchio CE, come è noto anche dai caschi.

Motobit funziona anche all´estero?​

Certo, la nsotra app Motobit funziona in tutta Europa.

Con Motobit puoi ricevere avvisi su zone di pericolo e su come approccio ogni curva, quindi puó essere particolarmente utile su strade che non conosci.

Inoltre con piú di 30.000 autovelox segnalati in tutta Europa, puoi anche evitare una mulata salata (vedi la sezione Che costi devo aspettarmi in caso di multa).

Per questo se stai per aprtire per un viaggio all´estero non dimenticarti di portare anche Motobit e Sentinel con te.

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TUTTO SULL’ ABS PER MOTO – NELLA NOSTRA GUIDA

TUTTO SULL' ABS PER MOTO

NELLA NOSTRA GUIDA

Tutto sull' ABS per moto - Nella nostra guida

Un sistema che da tempo fa parte dell’equipaggiamento di base nel settore automobilistico è presente ormai da qualche anno anche nel settore motociclistico. La ragione di ciò è la legislazione sempre più stringente. Sebbene la presenza obbligatoria di serie dell´ABS in Europa su tutte le moto di nuova immatricolazione sia stata introdotta nel 2016, il costruttore tedesco BMW ha offerto un tale sistema ABS già quasi 30 anni prima, ovvero nel 1988 per i modelli K-100. I motivi principali per cui ci è voluto così tanto tempo rispetto alle autovetture, sono soprattutto tecnici, come ad esempio il peso del sistema e una maggiore complessità dell´impianto frenante, oltre a ragioni finanziarie sotto forma di costi. Abbastanza chiaro e semplice. Lo è davvero?

L’uomo (e soprattutto il motocilista) ha cercato e cercherà sempre di superare i limiti. Molti piloti sottovalutano durante una manovra di frenata le leggi della fisica: i sistemi frenanti antibloccaggio aiutano, ma non ti sollevano dalla responsabilità di frenare correttamente. Una cosa di cui bisogna sempre essere consapevoli: una manovra di frenata su una moto è sempre un compromesso tra uno spazio di frenata più breve possibile e una ruota anteriore non bloccante.

Ma... Come si frena correttamente?​

Il processo di frenatura – con o senza ABS – è fondamentalmente lo stesso, cioè sempre all´interno della tua “zona di controllo” della moto. Se si frena correttamente, si possono sfruttare appieno i punti di forza del sistema. Per frenare correttamente, ogni motociclista deve padroneggiare i seguenti punti:

  • Postura La corretta postura con le braccia piegate consente un migliore controllo
  • Potenza di frenatura Dosare la frenata usando per l’80% il freno della ruota anteriore, e solo per il 20% il freno della ruota posterior, portando quest´ultimo il più vicino possibile al limite di blocco (della ruota)
  • Direzione dello sguardo La tecnica dello sguardo é un aspetto importantissimo, perché si guida sempre inconsciamente dove lo sguardo è diretto
  • Chiusura del ginocchio Permette una distribuzione ottimale del peso scaricandolo sul serbatoio

Come funziona effettivamente l'ABS?​

Solo quando viene superato il limite di blocco di una ruota, una manovra di frenata con ABS si differenzia da una manovra di frenata senza ABS. Non importa se in una situazione di emergenza o quando si frena accidentalmente su una zona scivolosa – la stabilità del veicolo, che il conducente stesso deve ripristinare senza ABS rilasciando il freno e riapplicandolo, è garantita dalla tecnologia ABS. Tutto bene, ma come funziona l’ABS in una moto?

Durante una manovra di frenata, il sistema agisce in particolare sulle superfici stradali con poco grip, contrastando il blocco delle ruote, riducendo la pressione dei freni fino a quando le ruote possono girare di nuovo, dopodiché la pressione aumenta nuovamente. Ma dov’è la differenza rispetto a un’auto, allora?

La differenza principale non è necessariamente da ricercarsi nella tecnologia, ma piuttosto nello scopo: il criterio decisivo per un’auto è chiaramente la riduzione dello spazio di frenata, mentre per la moto si tratta piuttosto di ridurre il rischio di caduta, soprattutto se la ruota anteriore tende a bloccarsi durante la manovra di frenata.

Se avete già dato un’occhiata più da vicino all’impianto frenante sulla forcella della vostra moto (ABS), vi sarete chiesti perché il produttore implementa una sorta di incavi a forma di ventaglio o di fori vicino al disco del freno. Avete indovinato – c’è una ragione per questo: La velocità della ruota viene misurata con un sensore a induzione su ogni ruota e in caso di un imminente blocco della ruota (la ruota si ferma per un breve periodo), viene rilevato un forte calo della velocità circonferenziale della ruota. La pressione del freno viene quindi ridotta fino a quando la ruota non gira di nuovo. Dopo che la ruota ricomincia a girare, la pressione del freno aumenta fino a quando non si blocca di nuovo – un processo (noto anche come frequenza di controllo) che può essere ripetuto fino a 15 volte al secondo. L’ampia elaborazione del segnale necessaria viene eseguita in un’unità di controllo centrale con un massimo di 3000 impulsi al secondo. Quando l’accensione viene attivata, dopo aver superato la velocità minima, viene eseguita una sorta di autotest, per cui i guasti rilevati – simili a quelli di un’auto – vengono memorizzati in una memoria elettronica di guasto.

Come posso controllare se l'ABS è attivo in frenata?​

Nel campo di cazione dell’ABS si può sentire l’attività dell’ABS come pulsazioni nella leva o nel pedale del freno. Oltre alle velocità delle ruote, i sistemi moderni tengono conto anche degli angoli di inclinazione e delle accelerazioni rotazionali, in modo che la risposta dei sistemi durante la frenata in curva sia notevolmente migliorata – un enorme punto debole delle prime generazioni. I sistemi moderni si sono evoluti a tal punto che spesso non è più possibile riconoscere la pulsazione della leva del freno quando l´ABS si attiva.

In caso di frenata a fondo, si è costretti ad azionare la frizione contemporaneamente all’azionamento del freno. Durante la fase di frenata vera e propria con elevate decelerazioni, i pneumatici forniscono sempre preziose informazioni sul limite di aderenza, con rumori particolari o lasciando segni sulla strada. La frenata a fondo su una moto è sempre un destreggio su una corda tesa, quindi è importante ridurre la pressione di frenata anche al minimo segno di bloccaggio della ruota.

Quali varianti e generazioni sono disponibili?​

Come per molte altre soluzioni tecniche nel settor moticiclistico, l’ABS è stato continuamente sviluppato nel corso degli anni. I sistemi oggi disponibili differiscono leggermente da produttore a produttore.

Le frequenze di controllo, già menzionate all’inizio, e la qualità del controllo sono molto diverse a seconda dello sviluppo del sistema. Le prime generazioni, spesso denominate ABS-I, avevano un massimo di sette processi di controllo al secondo, mentre i sistemi più recenti e più recenti disponibili sono caratterizzati dall’avere fino a 15 processi di controllo al secondo. Che ci crediate o no, i primi sistemi erano già disponibili nel 1988 e avevano un peso totale del sistema di circa 11kg (!) Gli attuali sistemi di sesta generazione (dal 2013 circa) sono dotati di un sensore di inclinazione con tre sensori di accelerazione e tre sensori di rotazione e possono misurare l´inclinazione e l’angolo di piega della moto fino a 100 volte al secondo. Piuttosto impressionante. Tra l’altro, sono stati notevolmente snelliti fino a raggiungere un peso totale del sistema di circa 1 kg – non poco importante per una moto. In gergo tecnico, questo tipo di ABS viene spesso definito come cornering ABS (o ABS con frenata in curva ottimizzata).

Ma dov'è il limite per l'ABS?​

Beh, l’ABS per moto è progettato per mantenere la stabilità di guida quando si frena su una strada dritta – implicitamente, in curva è più problematico – specialmente per i sistemi più vecchi. Tuttavia, il mantenimento della stabilitá della moto durante una fase di frenata con moto inclinata rimane una sfida esistente anche per i sistemi più recenti.

Inoltre, un elevato controllo dello slittamento fino al 30% (della seconda generazione di ABS) può, in casi estremi, portare ad un ribaltamento (i cosiddetti stoppies) in caso di un manto stradale con molto grip. La pressione del freno (sulla ruota anteriore) può calare brevemente su strade sconnesse ed estremamente ondulate, il che, in caso di rimbalzo della sospensione, comporta un forte calo della velocità circonferenziale della ruota, anche se il pneumatico non ha ancora raggiunto il limite di aderenza. Per evitare momenti di panico, in questo caso è fondamentale mantenere uno spazio di frenata sufficiente.

Come mi devo comportare se non ho l'ABS e si verifica un pneumatico bloccato?​

Poiché ogni ruota é dotata di un sistema frenante, sia la ruota posteriore che quella anteriore possono bloccarsi in frenata – nel peggiore dei casi, entrambe. Se la ruota posteriore si blocca in frenata, la parte posteriore della moto può “sbandare”, il che di solito non ha conseguenze gravi. In questa situazione, la moto dovrebbe tornare in posizione stabile appena il freno viene rilasciato. Con una ruota anteriore bloccata, un motociclista inesperto può trovarsi molto rapidamente a terra e subire gravi lesioni. Anche i motociclisti esperti spesso non sanno come affrontare una ruota anteriore bloccata.

In ogni caso vale quanto segue: Se la ruota anteriore si blocca, il freno deve essere rilasciato immediatamente.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi dell'ABS?​

La frenata con l’ABS non richiede in alcun modo meno pratica che senza, ma comporta un notevole aumento della sicurezza e un comfort di guida e di utilizzo ancora maggiore. Il modo migliore per provare le decelerazioni massime della propria moto sono I corsi di guida sicura. Una cosa è certa: i sistemi di oggi sono già così avanzati dal punto di vista tecnico, che anche i piloti più esperti spesso non riescono a stare al passo con loro e a raggiungere valori di frenata migliori.

Com'è l'attuale situazione legislativa in Europa?​

Il regolamento UE (168/2013 / EU) sull’omologazione dei motocicli, entrato in vigore il 1° gennaio 2016, ha stabilito che tutti i motocicli di nuova immatricolazione con una cilindrata maggiore o uguale a 125 ccm (oltre che con una potenza superiore a 11kW) devono essere dotati di un tale sistema. Alcune eccezioni si applicano alla classe di alcune moto da competizione e da trial che – spesso a causa del loro design – sono raramente utilizzate sulle strade pubbliche. Durante la prima immatricolazione di una moto nuova di fabbrica, questo regolamento è entrato in vigore un anno dopo, cioè il 1° gennaio 2017. Quindi, se si vuole acquistare una moto della classe di prestazioni o di cilindrata indicata, non c’è nemmeno bisogno di porsi la domanda: ABS? Sì, No, forse? …Sicuramente!

Come posso controllare se il sistema funziona correttamente?​

Come molti altri sistemi tecnici, anche l’ABS è composto da diversi componenti. Comprensibilmente, tutti i componenti devono essere perfettamente funzionanti per rendere l’intero sistema pronto per l’uso. Un primo indicatore di una funzionalità complessiva è, avete indovinato, la spia luminosa sul cruscotto. Si consiglia di dare una rapida occhiata alle istruzioni per l’uso per interpretare correttamente la luce. Un sensore difettoso può portare rapidamente ad un guasto totale del sistema, il che significa che la tua moto non è più idonea alla circolazione (per il legislatore) e che deve essere portata in officina. Per non affidarsi ciecamente all’illuminazione (o alla non illuminazione) di questa spia, è necessario controllare regolarmente il funzionamento del sistema ABS – anche una lampadina ha una durata di vita limitata. Naturalmente si dovrebbe fare attenzione a non verificare il funzionamento del sistema ABS frenando intenzionalmente su una strada pubblica.

Per inciso, uno spazio di frenata più breve non è l’unico argomento a favore della guida con il dispositivo antibloccaggio ABS. Il crescente interesse dei conducenti per una maggiore sicurezza di guida avrà inevitabilmente un impatto sul valore di una moto e renderà tali modelli ancora più attraenti per i principianti o per il grande gruppo di chi ritorna ad andare in moto dopo una pausa.

Cos'altro è importante oltre all'ABS?

L´ABS é secondo molti studi scientifici il sistema piú importatne per la sicurezza dei motociclisti.

A causa dell´instabilitá per sé della moto, é molto facile perdere il controllo in caso di una frenata brusca o improvvisa ed é propio in questi casi che l´ABS puó fare la differenza.

Molte situazioni pericolose possono peró essere evitate con un pó di accortezza ed attenzione.

Inoltre anche Motobit ti aiuta ad avere uscite in moto piú sicure avvisandoti di pericoli fissi, come curve pericolose, strade danneggiatte e incroci con visibilitá limitata ma anche in caso di curve prese in modo un pó troppo azzardato.

Assicurati quindi non solo di avere l´ABS sulla tua moto ma anche Motobit installato e attivo sul tuo smartphone prima di partire per il tuo prossimo tour.